Da “Trasporto Europa” 7/10/2008

Dopo l’abbandono di Capodistria, le due cordate in competizione per il terminal si uniranno per la concessione. Gavio investe 60 milioni nel Molo Quinto.L’abbandono della slovena Adria Terminali della joint-venture General Cargo Terminal (GCT) sembra aver sbloccato la gara per la concessione dello Scalo Legnami del porto di Trieste. Dopo mesi di contrasti, alimentati anche da polemiche politiche, tra GCT ed il consorzio concorrente Agentimar, le due realtà avrebbero siglato la pace, con lo scopo di unirsi per gestire lo scalo. Dovrebbe nascere un’unica società, con partecipazione eguale di GCT e Agentimar e con l’ingresso di un terzo socio di minoranza, che secondo il quotidiano triestino Il Piccolo potrebbe essere Friulia, la finanziaria della Regione Friuli Venezia-Giulia. Dopo l’uscita dei soci sloveni, General Cargo Terminal è rimasta nelle mani di Pacorini ed Ocean, mentre la compagine di Agentimar comprende 23 operatori marittimi della regione, tra cui Tripcovich.

Gavio nella frutta – A Trieste si rafforza un altro operatore del trasporto, il Gruppo Gavio. L’imprenditore piemontese sta investendo 60 milioni di euro nello scalo giuliano, attraverso diverse operazioni: la conversione del magazzino 55 in deposito refrigerato, l’ampliamento della banchina del Molo Quinto e la realizzazione di un impianto per la maturazione e pallettizazione di imballaggi in cartone. Gavio aveva già acquisito il terminal frutta del porto, che ha l’obiettivo di movimentare 30mila tonnellate l’anno di prodotti alimentari freschi.