Porto: allo studio una società mista tra il Gruppo e le Ferrovie dello Stato MaBinasco conferma: per ora non siamo interessati alla piastra logistica
di Paola Bolis, da “Il Piccolo” 24/4/2012

Basta con le merci che arrivano nei grandi porti europei del Nord per poi ridiscendere: «Vogliamo portare il traffico di merci nel Sud Europa».
Parole di Beniamino Gavio, “erede” di Marcellino, il cui obiettivo – come riportava ieri il “CorrierEconomia” – è quello di usare per il trasporto container i porti del gruppo Gavio: Taranto, Genova, Civitavecchia e Trieste. Il progetto: allearsi con le Ferrovie dello Stato; la strada che si sta valutando èunasocietà mista fragruppo Gavio e Fs. Così da poter fissare un prezzo, prendere i container, caricarli sui treni. In sintesi: carico garantito per le Ferrovie, costi predefiniti per le compagnie. Le dichiarazioni di Beniamino Gavio rilanciano sulla presenza a Trieste e sugli investimenti futuri che qui potrebbe fare il gruppo, già impegnato sullo scalo giuliano con il 42% delle quote (la maggioranza relativa) di General Cargo Terminal, la spa che ha in concessione lo Scalo Legnami, e con Terminal frutta Trieste sul Molo V, controllata al 100%. Qui Gavio ha già redatto un progetto diampliamento che prevede di interrare lo spazio acqueo con l’attiguo Molo VI in gestione alla Parisi.
Ma le parole di Beniamino Gavio ricordano anche l’orientamento già espresso tempo fa dal top manager del gruppo BrunoBinasco,che al momento dell’ingresso nella spa dello Scalo Legnami – nel 2010 – si era spinto a dire che «più avanti potrebbero interessarci anche il Terminal intermodale di Fernetti e la società che compie le operazioni ferroviarie in porto. Prima però vogliamo consolidarci sulle banchine del porto».
Da allora, molto è cambiato. Lo scorso ottobre Gavio, che già aveva espresso il proprio interesse per la piattaforma logistica, si è chiamato fuori dai giochi per il bando di gara (in scadenza a fine mese dopo una serie di rinvii), giudicando il progetto oneroso e antiquato. È invece di recentissima apertura il cantiere per la nuova piastra logistica di Taranto, su cui Gavio investirà
poco menodi 40 milioni di euro.
Quali dunque i piani per Trieste? «Daremo ulteriori particolari in seguito, si stanno concretizzando alcune iniziative », si limita a dire Binasco, negando però che dietro le parole di Beniamino Gavio vi sia un riaccendersi dell’interesse del gruppo nei confronti della piattaforma logistica: «Non la prendiamo in considerazione, al momento siamo impegnati su Taranto», ribadisce. E proprio la nuova piastra pugliese potrebbe essere un domani il punto focale di servizi oceanici, da collegare allo scalo giuliano con navi feeder in risalita lungo l’Adriatico: feeder per i quali potrebbe essere approdo anche la banchina dello Scalo legnami, che con i suoi 350 metri di lunghezza e gli 11 metri di profondità abbisognerebbe di una gru adeguata allo scopo.
E c’è poi il Molo V, per il quale Binasco tempo fa, ricordando le possibilità previste dal nuovo Piano regolatore del porto, annunciava l’intenzione di realizzare «un terminal completo». Quanto alle Ferrovie, «siamo già al lavoro con l’ad Moretti», ha detto Gavio.