Il gruppo che ha il Terminal frutta ha acquisito il 12% delle quote da Pacorini Metals Italia

Pacorini Metals Italia ha ceduto a Terminal Frutta Trieste il 12% delle azioni di General Cargo Terminal, la spa che ha in concessione lo Scalo Legnami.
Terminal Frutta Trieste (controllato al 100% dal gruppo Gavio) possiede ora il 42% delle quote societarie, divenendo l’azionista di maggioranza relativa, posizione finora detenuta proprio da Pacorini Metals Italia (al 100% del gruppo svizzero Glencore international), la quale adesso hail30%delle azioni.
Restano invariate le quote degli altri soci: Ocean (gruppo Cattaruzza) con il 18% e la finanziaria regionale Friuliacon il 10%.
Il nuovo assetto societario è stato deliberato nei giorni scorsi dal consiglio di amministrazione di Gct, presieduto da Sandro Benvenuti. «Con questo passaggio di quote la struttura societaria è definitivamente stabilizzata», commenta l’amministratore delegato Claudio Grim, indicato dal gruppo Gavio, che a fine giugno ha preso il posto di Sergio Garbin, rimasto nel cda.
Di recente Grim ha esposto ai dirigenti dell’Autorità portuale il piano di sviluppo per il biennio 2011-2013, basato su «un attento controllo e sul taglio dei costi». «Obiettivi principali – spiega l’ad – sono il risanamento dei bilancio, che al 31 dicembre scorso registrava perdite per un milione, e uno sviluppo in termini di personale, attrezzature e valorizzazione della banchina dello Scalo legnami, lunga 350 metri e con unaprofondità di 11».
Attualmente l’attività di General Cargo Terminal si articola su due filoni: il traffico di metalli e quello di legname. Fino al 31 agosto scorso, alla banchina del terminal hanno attraccato 40 navi (il 75% per il traffico di metalli e il 25% per quello di legname), rispetto alle 37 dell’intero 2010.
Fra sbarchi e imbarchi, nei primi sei mesi di quest’anno sono state movimentate 185mila tonnellate. Tenuto conto che in tutto il 2010 per la banchina dello Scalo legnami erano transitate 236mila tonnellate, se nel secondo semestre di quest’anno il trend rimarrà invariato la proiezione a fine 2011 è di 350mila tonellate.
Lamaggior parte del traffico di metalli (alluminio, zinco e rame) è in importazione, con destinazioni sia per il mercato nazionale che per l’estero. Di recente, quattro treni con piastre di alluminio sono partiti dallo Scalo legnami per l’Ungheria, riattivando così il collegamento ferroviario del terminal rimasto inutilizzato per lungo tempo.

(articolo “il Piccolo” del 18/9/2011)